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Voci selezionate nella Re:Create Design Challenge di Dezeen e Samsung

May 19, 2024

Tracker sanitari indossabili per animali domestici, fotocamere clip-on basate sull'intelligenza artificiale per non vedenti e un sistema di rilevamento degli incendi sono tra gli 11 progetti selezionati nella Re:Create Design Challenge di Dezeen e Samsung.

Al concorso hanno partecipato partecipanti provenienti da più di 45 paesi in tutto il mondo, che ha sfidato i partecipanti a proporre idee creative per riutilizzare vecchi dispositivi o materiali Samsung e trasformarli in nuovi prodotti o servizi.

Il concorso è nato come parte degli sforzi continui di Samsung per rendere la propria attività più sostenibile. L'obiettivo era scoprire nuovi concetti innovativi che migliorassero la vita delle persone in modo significativo e avessero un impatto positivo sul pianeta, utilizzando vecchi dispositivi o materiali Samsung.

I finalisti sono stati selezionati da una giuria di esperti composta da redattori di Dezeen e professionisti del design alla ricerca di idee creative che abbiano un impatto sociale e ambientale positivo, propongano soluzioni significative per la vita delle persone e siano in sintonia con lo stile di vita dei consumatori Samsung.

Un totale di 11 progetti sono stati selezionati e sono in corsa per una parte del montepremi di £ 18.000. I finalisti verranno svelati a ottobre.

Il vincitore vincerà il primo premio di £ 10.000, mentre i due secondi classificati riceveranno £ 4.000 ciascuno.

Le voci selezionate sono elencate di seguito nell'ordine in cui sono state inviate.

Capsula della memoria di Eunsu LeeIncheon, Corea del Sud

Eunsu Lee ha proposto una campagna di riciclaggio chiamata Memory Capsule, in cui gli smartphone scartati verrebbero riutilizzati in dispositivi USB che memorizzano ricordi come immagini, video e altri dati di vecchi telefoni.

Il concetto è stato creato in risposta alle scoperte di Lee secondo cui gli utenti sono riluttanti a smaltire i vecchi smartphone perché non vogliono perdere i ricordi archiviati al loro interno.

Per risolvere questo problema, Lee ha progettato un semplice dispositivo che funge da capsula del tempo per preservare i ricordi. La sua forma ricorda le capsule mediche, come una versione giocosa del suo nome.

Quando il dispositivo è in uso, un display di testo a LED sulla superficie del prodotto inizia a illuminarsi, evidenziando l'anno a cui risalgono i primi dati presenti sullo smartphone dismesso. Si accederebbe ai dati attraverso un programma di progettazione di ispirazione retrò per evocare un senso di nostalgia, consentendo agli utenti di rivisitare i ricordi più cari in qualsiasi momento.

La confezione del dispositivo sarebbe realizzata con polpa riciclata, mentre i metalli e la plastica utilizzati nell’USB verrebbero estratti da smartphone dismessi. Il cappuccio trasparente del dispositivo sarebbe realizzato in policarbonato riciclato, proveniente da reti da pesca scartate.

"Memory Capsule non solo promuove la circolazione dei materiali, ma fa anche appello alle emozioni degli utenti", ha affermato Lee. "Incoraggia la loro partecipazione alla salvaguardia del pianeta e favorisce la percezione positiva del marchio e del prodotto."

Common Sands Forite di Studio Plastique, Snøhetta e Fornace BrionBruxelles, Belgio

Common Sands Forite è una collezione di piastrelle di vetro riciclato realizzate con componenti di vetro trovati in forni e forni a microonde scartati. Le piastrelle sono state progettate dallo studio norvegese Snøhetta, dai designer belgi Studio Plastique e dal produttore italiano Fornace Brioni.

Le piastrelle sono state progettate per far fronte ai crescenti volumi di rifiuti elettronici e alla scarsità di silicati. La collezione mira a sfruttare le proprietà, la composizione e il colore unici del vetro dei rifiuti elettronici, che attualmente è più difficile da riciclare, nonostante il vetro sia un materiale altamente riciclabile.

Trasformare la sabbia in oggetti come microchip, celle solari, aerogel, materiali isolanti e altro ancora richiede un rigoroso processo di estrazione, raffinazione e lavorazione, ma si fa poco per riciclare tali materiali quando raggiungono la fine del loro ciclo di vita.

Per contrastare questo, i progettisti propongono di riutilizzare questi componenti trascurati e poco riciclati in una serie di piastrelle di vetro architettoniche. Le piastrelle Forite sono parzialmente traslucide, il che le rende adatte per divisori di spazi interni e pareti esterne semitrasparenti.